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E. Zola Nuove storielle a Ninetta Treves 1897 Quinto Migliaio Carboneria Abela

22,05

Legatura rigida in mezza pelle con piatti cartonati e dorso in pelle, abrasioni e sporcizie al dorso e ai piatti, tagli bruniti con fioriture, fogli di guardia colorati, alla prima pagina bianca timbro dei biblioteca privata e firma di possesso, frontespizio con firma di possesso e fioriture diffuse, a pagina 3 legatura a vista, fioriture alle pagine interne che non disturbano la lettura, numero pagine 322 + indice pagine interne leggermente brunite, dimensioni centimetri 18,7 * 12,5

Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo

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Descrizione

Legatura rigida in mezza pelle con piatti cartonati e dorso in pelle, abrasioni e sporcizie al dorso e ai piatti, tagli bruniti con fioriture, fogli di guardia colorati, alla prima pagina bianca timbro dei biblioteca privata e firma di possesso, frontespizio con firma di possesso e fioriture diffuse, a pagina 3 legatura a vista, fioriture alle pagine interne che non disturbano la lettura, numero pagine 322 + indice pagine interne leggermente brunite, dimensioni centimetri 18,7 * 12,5

Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo

Autore Emilio Zola

Casa Editrice Treves

Edizione 5° migliaio

1897

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