Descrizione
Legatura morbida editoriale con aloni e macchie ai piatti e al dorso, dorso con uno strappo nella zona mediana, tagli bruniti con fioriture, libro leggermente deformato al dorso, firma di possesso al piatto anteriore antiporta e frontespizio, timbro di catalogazione all’antiporta e timbri di possesso al frontespizio, fioriture diffuse alle pagine interne che non impediscono la lettura, legatura allentata con piccoli strappi al margine interno in alcune pagine, vedere immagini, numero pagine 124 dimensioni cm 19 * 13,3
Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo
Autore Euripide
Casa Editrice Garavani
Edizione
1930
precarie