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Fascismo Presidenza del C. d. M. Bollettino Ufficiale Dalla legge 24 dicembre 1925 IV, n° 2263 volume I e II 1929

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La legge 24 dicembre 1925, n. 2263, è una delle cosiddette “leggi fascistissime” con le quali il regime fascista trasformò il Regno d’Italia da monarchia parlamentare a stato autoritario. Essa poteva modificare lo Statuto Albertino, che peraltro nemmeno prevedeva la figura del capo del governo, in quanto era considerato costituzione flessibile.

La legge poneva fine al principio, proprio dello Stato parlamentare, secondo cui il governo e il suo capo rispondono verso il parlamento, della cui fiducia devono godere. Stabiliva infatti all’art. 2 che “Il capo del governo primo ministro segretario di Stato è nominato e revocato dal Re ed è responsabile verso il Re dell’indirizzo generale politico del Governo”. Il capo del governo, quindi, era responsabile esclusivamente nei confronti del Re; Vittorio Emanuele III fece valere questa responsabilità una sola volta nel 1943 quando, a seguito dell’ordine del giorno Grandi, sostituì Benito Mussolini con Pietro Badoglio.

Copertina morbida editoriale con lievi pieghe agli angoli dei piatti, dorso con piccole spellature ai margini, interno in buono stato primo volume: Foglio di errata corrige staccato dal libro, buono stato, numero pagine XXXVIII + 368 dimensioni cm 27 x 19 x 2,3
Volume II: Copertina morbida editoriale con piccole pieghe agli angoli dei piatti, un piccolo strappo tra piatto anteriore e dorso il margine superiore di circa cm 3, foglio di errata corrige staccato dal libro, timbro della presidenza del Consiglio dei Ministri alla prima pagina bianca, interno in buono stato numero pagine LXXVIII + 390 dimensioni cm 27 x 19 x 2,3

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Descrizione

La legge 24 dicembre 1925, n. 2263, è una delle cosiddette “leggi fascistissime” con le quali il regime fascista trasformò il Regno d’Italia da monarchia parlamentare a stato autoritario. Essa poteva modificare lo Statuto Albertino, che peraltro nemmeno prevedeva la figura del capo del governo, in quanto era considerato costituzione flessibile.

La legge poneva fine al principio, proprio dello Stato parlamentare, secondo cui il governo e il suo capo rispondono verso il parlamento, della cui fiducia devono godere. Stabiliva infatti all’art. 2 che “Il capo del governo primo ministro segretario di Stato è nominato e revocato dal Re ed è responsabile verso il Re dell’indirizzo generale politico del Governo”. Il capo del governo, quindi, era responsabile esclusivamente nei confronti del Re; Vittorio Emanuele III fece valere questa responsabilità una sola volta nel 1943 quando, a seguito dell’ordine del giorno Grandi, sostituì Benito Mussolini con Pietro Badoglio.

Copertina morbida editoriale con lievi pieghe agli angoli dei piatti, dorso con piccole spellature ai margini, interno in buono stato primo volume: Foglio di errata corrige staccato dal libro, buono stato, numero pagine XXXVIII + 368 dimensioni cm 27 x 19 x 2,3
Volume II: Copertina morbida editoriale con piccole pieghe agli angoli dei piatti, un piccolo strappo tra piatto anteriore e dorso il margine superiore di circa cm 3, foglio di errata corrige staccato dal libro, timbro della presidenza del Consiglio dei Ministri alla prima pagina bianca, interno in buono stato numero pagine LXXVIII + 390 dimensioni cm 27 x 19 x 2,3

Autore Presidenza del Consiglio dei Ministri

Casa Editrice Istituto Poligrafico Dello Stato

Edizione

1929