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Matilde Serao Evviva la vita romanzo 8° migliaio Roma Nuova Antologia 1908 Abela Carboneria

24,00

legatura morbida editoriale in precarie condizioni con fioriture sporcizie ed aloni ai piatti e al dorso, timbro e firma di possesso al piatto anteriore, prima pagina bianca e frontespizio, tagli irregolari bruniti pagine interne con lievi fioriture e bruniture ai margini, fioriture alle pagine interne maggiormente presenti alle prime ed ultime pagine numero pagine 454 dimensioni in cm 19,4 * 14 * 4
Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo

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Descrizione

legatura morbida editoriale in precarie condizioni con fioriture sporcizie ed aloni ai piatti e al dorso, timbro e firma di possesso al piatto anteriore, prima pagina bianca e frontespizio, tagli irregolari bruniti pagine interne con lievi fioriture e bruniture ai margini, fioriture alle pagine interne maggiormente presenti alle prime ed ultime pagine numero pagine 454 dimensioni in cm 19,4 * 14 * 4
Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo

Autore M. Serao

Casa Editrice Roma Nuova Antologia

Edizione 8° migliaio

1908

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Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg