Descrizione
legatura morbida editoriale con aloni fioriture e bruniture ai piatti e al dorso, dorso con pieghe e abrasioni ai margini, tagli irregolari bruniti con fioriture diffuse, , firma di possesso al piatto anteriore all’antiporta e frontespizio, timbro di catalogazione all’antiporta e timbro di possesso al frontespizio, fioriture alle pagine interne che non impediscono la lettura, da pagina 179 a pagina 190 a fogli sciolti, legatura molto allentata, pagine interne leggermente brunite, numero pagine 333 + indice + 8 di pubblicità dimensioni centimetri 19,30 x 13,5
Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo
Autore Orazio Grandi
Casa Editrice Treves
Edizione
1913
precarie